ZONE UMIDE – “In Italia il 12% delle specie animali totali, che diventano il 40% aggiungendo quelle vegetali, e quasi il 50% delle specie di uccelli presenti”

zone

Zone Umide: risorse ecologiche ed economiche

Occorre sostenere il ruolo ecologico, oltre che economico, che la biodiversità favorita da questi ambienti umidi può generare. (Alessandro Graziadei)

L’inquinamento diffuso dell’agricoltura, gli scarichi industriali e civili, il massiccio sfruttamento delle risorse, il consumo di suolo hanno portato alla perdita, nell’ultimo secolo, del 64% delle zone umide della Terra. Per questo il 2 febbraio di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale delle Zone Umide che ricorda la sottoscrizione della Convenzione di Ramsar, sulle rive del Mar Caspio il 2 febbraio 1971, data che ha sancito la tutela, a livello mondiale, di queste aree che contribuiscono a sostenere la grande varietà della vita sul nostro pianeta, conservando la biodiversità, immagazzinando l’anidride carbonica e mitigando gli effetti del cambiamento climatico. Nel mondo, inoltre, anche la vita dell’uomo dipende direttamente dalle zone umide: paludi, stagni, laghi, fiumi, pianure alluvionali, stagni salati, estuari, mangrovieti, lagune e barriere coralline sono il centro di numerose attività fondamentali al sostentamento di più di un miliardo di persone e non è un caso che lo slogan della giornata di quest’anno sia “le zone umide per il nostro futuro: i mezzi di sussistenza sostenibili”, a sostegno del ruolo economico, oltre che ecologico, che la diversità delle specie viventi favorita da questi ambienti umidi può generare.

Anche in Italia “Le zone umide costituiscono un ambiente perfetto alla sosta e al rifugio di numerosi uccelli migratori come la volpoca, le fischione, il piovanello, il gabbiano roseo e l’avocetta” ha ricordato Federparchi, che come ogni anno aderisce all’iniziativa con delle iniziative mirate alla salvaguardia di queste preziose aree. “In Italia il 12% delle specie animali totali, che diventano il 40% aggiungendo quelle vegetali, e quasi il 50% delle specie di uccelli presenti, sono legate alle zone umide, che svolgono un ruolo importante per le specie migratorie e per le numerose attività economiche che sostengono, come la pesca, il turismo e l’agricoltura” ha ricordato la federazione che dal 1989 riunisce e rappresenta gli Enti gestori delle aree protette naturali italiane. I siti che rispondono alle caratteristiche Ramsar individuati e protetti in Italia sono attualmente 53 per una superficie totale di oltre 60.000 ettari, presenti in 16 regioni. Si tratta di ambienti e paesaggi molto significativi le cui funzioni ecologiche sono fondamentali, sia come regolatori del regime delle acque, sia come habitat di una particolare flora e fauna…

SEGUE SU: http://www.unimondo.org/…/Zone-Umide-risorse-ecologiche-ed-…

 

Ti potrebbero interessare:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close