È una di quelle fotografie che scorticano i ricordi.
Il tempo ha lasciato le sue tracce e l’ha resa ancora più intensa ed evocativa.
Ma anche l’aula, l’arredo, il grembiulino dei bambini, quei volti seri, gli occhi penetranti, a modo loro, ci dicono che sono passati molti anni, un’altra epoca.
Donna Nina sta con i suoi scolari, tutti composti e tutti maschietti.
Era il 1956. C’era miseria. L’Argentino stava per chiudere. Lavoro non ce n’era. Argentina, Brasile, Colombia, oppure Corsica, Germania, Svizzera erano terre promesse. A centinaia, con poche cose in una valigia o in scatole di cartone, partivano. C’era da guadagnarsi la vita per sé e per i figli. Il prezzo era alto, ma non si avevano alternative.
Chi ha molte stagioni sulle spalle la memoria lo porterà a quel tempo.
E quelli che son partiti bambini e hanno messo radici in terre lontane si troveranno tra le mani scampoli di vissuto della propria famiglia. Avranno molto da raccontare.
Per i nomi dei ragazzi chiedo il vostro aiuto. Vi indico solo Franco Campagna (il secondo da dx della prima fila) a cui devo la foto e che ringrazio.