ERA IL 13 MARZO 2017 …

 

La III sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1153/2017, depositata in data odierna, ha nuovamente accolto i ricorsi promossi dai Comuni di Praia a Mare e Tortora diretti a ottenere l’esatta ottemperanza e la corretta attuazione della sentenza n. 2576/2014 (Reg. Ric. n. 5831/2012) con cui, sempre il Consiglio di Stato, aveva annullato il decreto del Commissario al Piano di rientro della Calabria relativamente alla disposta trasformazione del presidio ospedaliero di Praia a Mare in ospedale distrettuale/Capt, con il conseguente degli atti successivi.
Con i medesimi gravami, inoltre, le amministrazioni ricorrenti avevano chiesto l’esatta ottemperanza anche della successiva sentenza n. 2968/2015, depositata in data 15 giugno 2015, con cui lo stesso Consiglio di Stato aveva già dichiarato l’obbligo del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del SSR Regione Calabria, «di dare esecuzione al giudicato, tenendo conto delle argomentazioni esposte nei paragrafi 2.5 e 2.6 della sentenza n. 2576/2014». Una statuizione, quest’ultima, a cui era seguita anche la nomina di un commissario ad acta, individuato nel direttore regionale per la Salute, Area Programmazione Rete Ospedaliera della Regione Lazio, che, tuttavia, aveva successivamente rinunciato all’incarico.
Con la nuova decisione resa in data odierna dal Consiglio di Stato, il Collegio, nell’accogliere nuovamente le richieste avanzate dai medesimi enti – assistiti dagli avvocati Giovanni Spataro e Giampaolo Raia, del foro di Cosenza – ha nominato un nuovo Commissario ad acta, che, in sostituzione del commissario per il Sistema sanitario regionale della Calabria, inadempiente, vada ad adottare ogni iniziativa utile per ripronunciarsi sulla trasformazione del presidio ospedaliero di Praia a mare in Ospedale Distrettuale/Capt.


Nello specifico, l’incarico è stato questa volta affidato al direttore generale della Direzione programmazione sanitaria, ministero della Salute, a cui il Collegio adito ha chiesto, nel termine di giorni 40 dalla comunicazione della decisione da parte della segreteria della Sezione, di rinnovare «la valutazione dei vari elementi conoscitivi, che nel Piano di Riordino della rete Ospedaliera (approvato con DCA n.18/2010) sono stati posti a fondamento della contestata trasformazione, tenendo conto del fatto che la sentenza da ottemperare ha annullato in parte qua tale provvedimento per difetto di istruttoria e travisamento nei limiti in cui la trasformazione dell’ospedale di Praia a mare in ospedale distrettuale/Capt era stata disposta senza considerare che la prevista collocazione del più vicino presidio ospedaliero a Cetraro, in realtà, risultava in contrasto con i parametri di distanza, di tempi di percorrenza e di ampiezza di bacino di utenza, fissati nello stesso Piano di Riordino della Rete ospedaliera e puntualmente analizzati nei paragrafi 2.5 e 2.6 della motivazione della sentenza rimasta inadempiuta (sentenza n.2968/2015, par.2.1)».
La decisione del Consiglio di Stato, inoltre, assume un’importanza fondamentale per l’ospedale di Praia a Mare, in quanto il Collegio ha dichiarato nullo, in parte qua, anche il decreto del commissario n. 30/2016 (modificato dal Dca 5 luglio 2016, n.64), con il quale il commissario Massimo Scura, nell’adottare il nuovo Piano di riordino della rete ospedaliera e dell’emergenza, aveva inserito l’ex ospedale di Praia a mare, in quanto divenuto Capt, nella categoria delle “Case della Salute”.
Sempre in ordine al Dca n. 30/2016, il Consiglio di Stato ha altresì rilevato che, quanto alla rete ospedaliera dell’emergenza (Dca n.30, par.3.1.4.), lo stesso decreto richiamava il criterio organizzativo fissato dal decreto del presidente della giunta regionale n. 18/2010, che stabiliva la presenza di uno Spoke per ogni bacino di utenza pari ad almeno 150.000 abitanti oppure inferiore qualora il tempo di accesso da un ospedale alla più vicina sede di Spoke superi i 60 minuti.
Conseguentemente, anche sotto questo profilo, il contestuale inserimento dell’ex presidio ospedaliero di Praia a mare nella categoria delle “Case della Salute”, è stato censurato e dichiarato nullo dal Collegio adito per violazione del giudicato formatosi sullo specifico punto.
La sentenza resa in data odierna dal Consiglio di Stato, in sostanza, rappresenta una decisione di estrema rilevanza per l’ospedale di Praia a Mare e che impone, una volte per tutte, alla Regione Calabria e al Commissario per l’attuazione del Piano di rientro di rivedere la disposta trasformazione del medesimo presidio ospedaliero, non potendo lo stesso essere più ristrettivamente identificato e strutturato come ospedale di distretto, ovvero come Casa della Salute.

DA  http://www.corrieredellacalabria.it/index.php/politics/item/55735-il-consiglio-di-stato-riapre-definitivamente-l%E2%80%99ospedale-di-praia

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