Le parole della luna

.. .Accanto a questa immagine, vorrei porre

lo spettacolo notturno del cielo stellato,

poiché l’unico equivalente dell’universo

interiore è l’universo esterno; e proprio

come mi rapporto a questo mondo attraverso

il corpo, così mi rapporto a quel mondo

attraverso la psiche.

C.G.Jung

Da sempre, gli uomini proiettano la loro donna interiore, la loro Anima, nella natura. Ma fra le tante manifestazioni della natura che hanno portato questa proiezione, quella che ancor oggi mantiene la sua numinosità è la luna.

E come pallida scarna signora morente

Che incerta avanza avvolta di velo trasparente

Fuor dalla stanza, d’insano presa

E languido vagare della mente arresa,

La luna ascese nell’oscuro levante,

Come priva di forma massa

Bianca.

Sei tu forse pallida

Stanca

Di scalare il cielo fissa scrutando la terra,

Vagante

Di compagno manca

Fra stelle che diversa nascita inserra,

Svariante

Com’occhio senza gioia

Che non oggetto coglie che valga sua costanza?

P.B. Shelley

Ecco come, nei sogni di un professore universitario, la luna simboleggia la natura femminile dell’uomo.

Alcuni mesi fa ho avuto un sogno di cui conservo un ricordo molto vivo. Ero al volante della mia auto e accanto a me sedeva una giovane donna. All’inizio del sogno mi sembrava una persona che conoscevo, una mia ex allieva. Nella parte centrale del sogno, scoprivo di riuscire a vedere attraverso il tettuccio dell’auto. Era notte e vedevo l’intera volta stellata in maniera molto vivida. Le stelle sembravano vicinissime, le vedevo non come punti di luce ma come sfere, sfere solide. Ne coglievo tutti i dettagli, come per esempio gli anelli di Saturno e di Giove, cosa normalmente impossibile. Ricordo che anche nel sogno questo mi colpiva molto. Dicevo alla mia compagna che era la notte ideale per fare una passeggiata.

Sognatore

All’inizio del sogno, l’uomo è in macchina con una donna. Non si trova, perciò, a casa; e neppure nel suo ambiente professionale, all’università; non sta nemmeno girando per i bar con altre persone: è al volante della sua auto, di notte, in compagnia di una donna. Gli si potrebbe chiedere: «Come si sente una persona in una situazione simile?» È una situazione che consente di rilassarsi, di mettere da parte le preoccupazioni quotidiane, di sentirsi vicini alla natura, di aprirsi al nuovo, di vedere ciò che normalmente non si vede. Ciò che il sognatore pensa, ciò che gli viene in mente, è mediato dal rapporto con la compagna. Sembra una situazione di amicizia positiva, in contrasto con lo sforzo intellettuale o il divertimento sociale.

È notte. Di notte siamo inclini a essere più aperti, più romantici, più riflessivi, perché l’attenzione non è distratta dal telefono o da altri stimoli. La notte è il luogo della riflessione distesa, che lascia emergere i sentimenti e i lati repressi della personalità.

Il sognatore guarda il cielo. Da sempre il cielo rappresenta per l’uomo una delle visioni più affascinanti. Le stelle vengono viste come figure divine. Persino il boscaiolo del deserto del Kalahari vede in ogni costellazione il Grande Cacciatore o il Grande Dio. Nel mito, le stelle sono il luogo da cui proviene l’anima umana e il luogo cui essa ritorna dopo la morte.

Basti pensare all’astrologia, che si è diffusa non solo in Occidente, ma anche in India, in Cina e presso tutte le civiltà più evolute. Ciascuna di esse ha una propria tradizione astrologica. L’uomo si serve delle stelle per prevedere il futuro, non soltanto del singolo ma dell’intera umanità. In Cina, un intero gruppo di astrologi aveva l’incarico di osservare il cielo giorno e notte e riferire all’imperatore tutti i segni che vi apparivano; questi segni venivano poi interpretati in relazione al destino dell’Impero. In modo simile, in epoca antica tutto veniva visto nel cielo.

Dottoressa von Franz, lei sente che esiste una relazione fra le costellazioni celesti e il destino dell’individuo o addirittura dell’intero genere umano?

Le costellazioni celesti rappresentano le costellazioni di sfondo dei grandi avvenimenti storici, come se nell’inconscio profondo non fossimo isolati ma in qualche modo collegati all’umanità tutta, e l’umanità stesse sognando un sogno senza fine. A questo si devono i cambiamenti nella politica e nelle religioni.

Se riflettiamo su quanto il modo di vedere dell’umanità si è trasformato negli ultimi trent’anni, ci rendiamo conto di come i cambiamenti collettivi importanti avvengano velocemente. Naturalmente, gli esseri umani intelligenti riflettono sui processi più profondi che stanno dietro gli eventi storici esterni.

Il fatto che il sognatore si attardi a osservare il cielo, può quindi significare che egli non soltanto guarda le costellazioni più profonde della sua vita personale, ma anche quelle dell’intera società. ‘Costellazione’ deriva da ‘stelle’; significa l’insieme delle stelle, l’unione dell’umanità con le stelle.

Il sognatore ha bisogno di un orientamento: «Dove sono adesso? Qual è il mio compito?» Guarda perciò il cielo e vi scorge  le bellissime costellazioni planetarie, in particolare Giove e Saturno, molto vicini fra loro. La congiunzione fra Giove e Saturno ha una storia molto antica. Si verificò venti volte nel periodo della nascita di Cristo; secondo la tradizione storica, precisamente sette anni prima che Cristo nascesse.

Ora, è noto che Saturno è considerato un dio malevolo. Nel suo regno vivono scorpioni, serpenti, l’asino e così via. Saturno è uno spirito oscuro e distruttivo. Giove, invece, viene generalmente ritenuto la stella dei re, del Re della Giustizia, dell’espansione terrena, della magnanimità, di tutte le qualità positive di una personalità regale.

La tradizione vuole che il cristianesimo sia nato in un momento di congiunzione fra questi contrasti estremi: il buio e la luce, il corpo e lo spirito. Prima, tutto era diviso da opposti e conflitti. L’idea centrale era che l’età del cristianesimo si sarebbe caratterizzata dapprima per il dominio di Cristo, lo spirito di Giove, e successivamente per il dominio dell’anti-Cristo, lo spirito di Saturno.

La congiunzione di Saturno e luna (che vedremo nel prossimo sogno) veniva considerata come l’annuncio di un’epoca rivoluzionaria, di grande dubbio religioso, di cambiamento. Quando perciò il sognatore cerca la costellazione del nostro tempo, e anche della sua stessa vita, vede una combinazione di estremi opposti. Il sogno gli annuncia un momento di cambiamento, in cui forze costruttive e distruttive si costelleranno simultaneamente.

Il sognatore è colpito dalla bellezza della scena notturna e propone di abbandonare l’auto per fare una passeggiata. Questa decisione rappresenta un grande passo avanti: egli infatti abbandona la macchina, il modo meccanico di muoversi nella vita. Il camminare implica un rallentamento e un più stretto contatto con la natura. Camminare significa procedere un passo per volta, sentire la campagna, la terra; sentire gli alberi e l’aria che spira intorno. Si tratta quindi di un cambiamento positivo, che deriva dalla visione del cielo.

Fonte: IL MONDO DEI SOGNI, di Marie-Louise von Franz –  Edizione RED

Foto RETE

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