
“La percezione del problema è chiara. Siamo una specie umana sperimentale, stiamo subendo delle aggressioni chimiche, radiazioni, che nessuna generazione prima della nostra ha dovuto sopportare. Moriamo, resistiamo, creiamo anticorpi, ci guastiamo per queste aggressioni misteriose che cerchiamo d’identificare. Ai giovani toccherà la stessa sorte, ma spero arrivi una generazione che inauguri ‘l’economia della riparazione’. Perché non è detto che il profitto stia solamente nel guastare questa terra e cavarle tutto il sangue possibile, per poi buttarla via. Esiste la possibilità per l’economia di riparare i danni commessi. Nascerà per forza una generazione che sarà costretta a farlo”.
“L’infiltrazione mafiosa sarebbe solo un accidente in più. Il Ponte di Messina non esiste ed è già costato 300 milioni dei soldi dei contribuenti. Ci sono centinaia di opere pubbliche in questo paese che non solo non vengono portate a termine, ma che portate a termine non vengono utilizzate. È come se ci fosse un modello di sviluppo che tende a spendere il denaro pubblico per dare soldi alle imprese che sono legate ai partiti. Di questo si tratta. Siamo il paese più corrotto d’Europa, non c’è niente da fare. Commettiamo crimini di guerra in tempo di pace. Dunque io devo per forza sperare in una generazione nuova, che ci maledica”
Erri De Luca