A ‘NZIRRA, ovvero la CETONIA DORATA

Tra gli insetti che minacciano l’equilibrio e la salute delle nostre piante non possiamo dimenticare la cetonia, conosciuta anche come cetonia dorata o cetonia aurata per via del suo colore caratteristico.

Impariamo a conoscere questo parassita che rischia di uccidere alcune delle nostre piante, da frutto e non, rovinando il nostro giardino.

Caratteristiche dell’insetto

La cetonia (Cetonia aurata, L.) è un insetto coleottero appartenente alla famiglia degli Scarabeidi.

La si trova soprattutto in Europa centrale e in Europa meridionale, ma una modesta presenza è registrata anche in Asia.

Si distingue per la sua colorazione metallica, che può assumere la tinta del verde smeraldo, ma anche bronzo, giallo, ramato, azzurro-nero e viola.

Può raggiungere una lunghezza di 18-20 millimetri. Varietà della cetonia aurata sono la nera e la Oxythyrea funesta.

Gli occhi sono neri e composti, le antenne corte e dalla caratteristica forma lamellata, ali che fuoriescono lateralmente permettendo all’insetto di volare senza sollevare le elitre.

Il coleottero svolge la sua attività in pieno sole, e, qualora un predatore si avvicinasse, si fingono morte adottando la tecnica della tanatosi. […]

Ciclo di vita

Il coleottero metallizzato inizia la sua vita nello stato larvale, nascendo ove la femmina depone le uova tra terriccio ricco di hummus o di altra sostanza organica, legni di alberi in decomposizione e foglie ammassate sul terreno.

Le larve sono bianche e completamente prive di pelo, con mandibole robuste inserite sullo scudo cefalico.

Il nutrimento delle larve è costituito dal materiale organico, che diventa per loro digeribile grazie alle cellulose. Le larve sono molto ghiotte di legni e di sostanza organica, anche se lo scarso quantitativo di nutrienti che questi alimenti apportano fa sì che lo stato larvale si protragga per diversi anni.

Dal momento che si cibano di sostanze in via di decomposizione, le larve non costituiscono un pericolo per alcuna pianta.

La larva compie varie mute fino a raggiungere la lunghezza di 3-4 cm. A questo punto inizia a formare la sua celletta protettiva fatta di terriccio ed escrementi, impastati con la propria secrezione orale.

In questa celletta avviene la trasformazione in pupa e, dopo circa un mese, l’evoluzione definitiva in adulto.

La cetonia dorata, da adulta, è provvista di una bocca più complessa di quella dei carnivori. E’ composta infatti da più labbra, mascelle, palpi incastrati tra loro per trattenere solo le parti più tenere dei vegetali di cui si nutrono.

Le femmine depongono le uova nella sostanza organica in via di decomposizione o nel legno marcescente, in gruppi che possono arrivare fino a 40 uova alla volta.

Alimentazione

La cetonia compare sui prati tra aprile e maggio, in corrispondenza del periodo di fioritura.

La trasformazione in adulto non è affatto casuale, ed è anzi strettamente legata al periodo primaverile proprio per via del nutrimento preferito di questo insetto.

Esso si nutre infatti di corolle dei fiori, con una particolare attenzione alle rose, così come di boccioli, frutti, linfa che fuoriesce dalle ferite di alcune latifoglie (alberi dalle foglie grandi), frutta dolce e alcune rosacee come more, albicocche e fragole.

Problemi

Sebbene sia più gradevole alla vista di tanti altri insetti, la cetonia dorata può diventare un vero e proprio incubo se inizia a nutrirsi dei fiori del nostro orto.

Per questo sono in tantissimi a chiedere aiuto nel periodo estivo e primaverile per eliminarla dai loro prati.

Al momento non esistono preparati che possano eliminarla in maniera definitiva, anche perché non rappresenta un pericolo per l’uomo e, in fin dei conti, la sua azione è abbastanza circoscritta.

Se, però, rappresenta una reale minaccia al nostro roseto o agli alberi da frutto, possiamo mettere in pratica alcune azioni preventive, onde evitare la diffusione delle larve e degli adulti.

Considerato il loro nutrimento larvale e la loro diffusione, infatti, possiamo agire in maniera da eliminare l’ambiente ideale di cui la cetonia ha bisogno per svilupparsi.

In questo caso si tratta di pulire il terreno da residui di sostanza organica e di hummus, di curare gli alberi marci e marcescenti e di ripulire i letti di fogliame dopo la caduta autunnale.

Senza questo contesto diventa molto difficile lo sviluppo delle larve per la cetonia. Possiamo, inoltre, eseguire un’operazione di vangatura intorno al mese di novembre, portando le larve in superficie ed esponendole al freddo invernale.

Per situazioni più gravi si può far uso del piretro naturale direttamente sulle piante, inumidendo anche la pagina inferiore delle foglie e gli steli.

Il modo più sicuro per eliminare gli adulti di cetonia è la rimozione naturale. Munitevi di guanti e, approfittando della finta morte che esercitano questi insetti per non farsi attaccare, eliminateli dal terreno una volta per tutte.

FONTE: https://www.noisiamoagricoltura.com/cetonia/

FOTO: Rete

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