San Giovanni, tempo di nocino

Le origini del liquore sono incerte. Si sa che esistono versioni di liquore di noci in molti paesi europei, dall’Italia, agli Urali, all’Inghilterra. Documenti romani antichi riportano che i Picti, popolo dei Britanni, si radunavano “nella notte di mezza estate e bevevano “da uno stesso calice uno scuro liquore di noce”. Fonti successive riportano che tra i francesi era in uso un liqueur de brou de noix, o ratafià di mallo.

Il liquore fece il suo probabile ingresso in Italia dalla Francia, diffondendosi prima nella zona del Sassello e poi nel Modenese. Il noce mantenne sempre un alone di leggenda, legato alla presenza di streghe e incantesimi, che si trasmise alla preparazione del liquore. Infatti, per tradizione, le noci venivano raccolte nella notte di San Giovanni. dalla donna più esperta nella preparazione che, salita sull’albero a piedi scalzi, staccava solo le noci migliori, servendosi delle sole mani e senza intaccarne la buccia. La tradizione prescrive infatti di non usare attrezzi di ferro per la raccolta dei frutti, in base alla credenza secondo cui quel metallo fosse in grado di compromettere le proprietà delle piante officinali. (wikip.)

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Le ricette sono tante e con molte varianti. Gli ingredienti primari sono questi. Le quantità si possono variare in base ai gusti. Qui se ne dà una a titolo esemplificativo.

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Ingredienti

  • 21 noci immature con il loro mallo
  • 1 litro di alcool 95°
  • 600/ 700 g di zucchero
  • 5 chiodi di garofano
  • un pezzetto di cannella
  • la buccia (solo la parte gialla) di ½ di limone
  • 400 ml di acqua naturale

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Preparazione

Pulite le noci senza lavarle, strofinandole con un panno di cotone e poi tagliatele in quattro parti.

Mettete le noci in un contenitore di vetro insieme a cannella, chiodi di garofano e scorza di limone (solo la parte gialla: eliminate la pellicina bianca interna). Ricoprite con l’alcool, chiudete ermeticamente e fate macerare per 40 giorni in un posto luminoso (con qualche ora di luce diretta del sole), delicatamente agitando il contenitore di tanto in tanto.

Trascorsi i 40 giorni filtrate l’infuso con un colino fittissimo o tela ed eliminate le noci, le spezie e il limone. Quindi preparate uno sciroppo sciogliendo lo zucchero in 400 ml di acqua calda. Fate raffreddare lo sciroppo ottenuto e – quando è a temperatura ambiente – miscelatelo con l’infuso di alcool e noci. Richiudete il contenitore e lasciate maturare altri 20 giorni al buio, mescolando 2-3 volte la settimana.

Filtrate nuovamente il nocino senza lasciare depositi, imbottigliatelo e chiudete ermeticamente le bottiglie. Lasciatelo maturare per non meno di 4 mesi al buio prima di servirlo fresco, ma non freddo. Tenete comunque presente che il nocino migliora con il tempo: un anno di invecchiamento lo rende più gustoso. 

FOTO: Rete

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