
C’era una volta un uomo che aveva paura della propria ombra e detestava le proprie orme. Perciò decise di liberarsene fuggendo. Ma più correva, più le sue orme si moltiplicavano; e, quanto alla sua ombra, continuava a seguirlo senza difficoltà.
Pensando che la velocità fosse ancora insufficiente, si mise a correre più forte, sempre più forte, senza un attimo di pausa, finché cadde morto.
Non aveva capito che sedendosi all’ombra di un albero si sarebbe liberato della propria ombra e avrebbe cessato di lasciare orme.
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(Zhuang Zi, XXXI)
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