Piccola chiesa dedicata all’Arcangelo San Michele, fatta edificare dal Vescovo Nicola Rocco (1707 – 1726) negli anni in cui resse la diocesi di Cassano allo Jonio.

Costruita in pietra su una rupe. Dall’ingresso principale si accede alla cappella attraverso un piccolo atrio antistante, illuminato da tre ampie arcate, dalle quali è possibile godere di una vista panoramica eccezionale.

L’interno della chiesa è formato da un’unica navata. L’altare è in pietra scanalata, come l’acquasantiera. Sull’altare è posta la statua lignea di san Michele.

Ai lati due pregevoli affreschi di forma ovale sormontati da fregi e mascheroni riconducibili alla scuola napoletana.

La luce proviene da piccole grate posizionate in alto.

Si racconta che la piccola chiesa sia stata ampliata per gratificazione di un soldato mormannese. Il re Ferdinando II, durante il giro di ronda, trovò una sentinella che dormiva. Il Re gli prese il fucile, ne tolse la cartuccia e si allontanò. Il soldato, tal Michele Sola da Mormanno, svegliatosi e trovato il fucile non propriamente a posto, lo aprì e accortosi che era scarico vi introdusse una cartuccia. Re Ferdinando II tornò sul posto, mentre il sergente era andato a dare il cambio al soldato.

Rivolgendosi al sergente il Re gli chiese: “Ordinate a quel soldato di spararmi”. Sergente e soldato rimasero impietriti, ma il Re ripeté con più veemenza l’ordine. Il soldato allora sparò, ma in aria. Sorpreso e commosso il Re domandò al soldato come si chiamasse e in segno di gratitudine ordinò che venisse eretto a Mormanno, paese di provenienza del soldato, un santuario dedicato a San Michele.

Essendo già presente nel paese una cappella dedicata all’Arcangelo, il Re ne ordinò l’ampliamento, concedendo al santuario il diritto di asilo, di cui allora godeva solo la cattedrale di Mormanno

Dalla tabella vicino la chiesa.