L’arte del bonsai

Parlare di bonsai significa parlare di Giappone, anche se fu la Cina a dare origine al culto delle piante in miniatura. Si pensa che la coltivazione dei bonsai sia nata dall’esigenza dei monaci cinesi di viaggiare sempre con le piante terapeutiche, ma lo sviluppo della tecnica bonsai assume col tempo sempre più un carattere religioso e filosofico.

Per trovare le prime tracce di bonsai bisogna risalire al VI secolo, quando si inizia a diffondere la cultura taoista.

Secondo i monaci, nelle piante in miniatura si concentrava la magia della natura. Nei rami contorti si intravedeva la vita dell’uomo, resa difficile dalle vicissitudini del quotidiano, mentre il rifiorire della pianta rappresentava la sconfitta della morte e, quindi, l’immortalità.

All’inizio esistevano due forme diverse di coltivazione in miniatura: il bonsai, parola che significa «pianta in vaso», da bon o pun (pianta o albero) e sai (vaso o contenitore), e il pun ching, una forma di bonsai in cui la pianta era contornata da un vero e proprio paesaggio.

Con la diffusione della cultura bonsai in Giappone, intorno al 1100, spariscono le montagne, le rocce e le case e si affina la coltivazione della sola pianta, diventando una vera e propria arte. Furono soprattutto i monaci Zen ad utilizzare la tecnica bonsai per illustrare la loro filosofia: la ricerca dell’armonia tra l’uomo e la natura attraverso gli esercizi spirituali. La diffusione attraverso la religione aprì l’arte del bonsai solo ai nobili e ai samurai.

Per l’accesso anche alle classi popolari bisognerà attendere il XIX secolo. Grazie all’incremento nella produzione di vasi di ceramica e porcellana il bonsai arriva nelle case di tutti i giapponesi. Alcuni intellettuali rilanciano la cerimonia del tè in cui la pianta in miniatura riveste un ruolo fondamentale, avviando contestualmente la fase di esportazione della cultura bonsai.

Nel 1928 viene organizzata la prima mostra «Kofuku bonsai-ten», che ancora oggi raccoglie gli esemplari più belli provenienti da tutte le regioni del Giappone.

La tecnica bonsai si diffonde in Europa come simbolo della cultura Zen solo nella seconda metà del Novecento. Da allora impreziosisce le case occidentali e viene utilizzata anche come tecnica di rilassamento.

Da “Storia delle Religioni” – La Biblioteca di Repubblica

Foto: Rete

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