Si chiamava Antonietta. Spese la vita nei campi. Il suo mondo si racchiudeva tra la Marina e Scorpari.
Rimase orfana della madre quando aveva solo 13 anni.
La prima volta che uscì fuori dal paese fu per andare a trovare suo fratello, che moriva in un ospedale di Roma, vittima di una guerra, che non era la sua guerra. Ce l’accompagnò zio Domenico. Se ne tornò straziata, perchè non potè soddisfare l’implorazione del fratello di portarselo a casa.
Si sposò ed ebbe tre figli.
Gli ultimi anni li ha consumati a letto, in una lunga degenza.
Se qualcosa di buona c’è stato nella mia vita lo devo a lei ed al marito. Il brutto ce l’ho messo io, a piene mani.
Il cruccio di non averle dato quello che meritava verrà con me nella tomba.