
I fuochi non hanno nessun rapporto con la vita di san Giuseppe ma sono stati inseriti sincretisticamente nella sua festa perché essa coincideva con la fine dell’inverno e l’inizio della primavera.
Sono collegati infatti a riti precristiani che avevano una duplice funzione simbolica:
da un lato esorcizzavano tutto ciò che angosciava l’individuo e la comunità, dal peccato alla fame alle malattie alle disgrazie dell’anno trascorso;
dall’altro rigeneravano le persone, la società e la natura, ovvero «introducevano» nel nuovo anno, analogamente al sole primaverile che, levandosi via via più alto nel cielo e diventando più caldo, risveglia la natura, fa sbocciare fiori e foglie. (Alfredo Cattabiani)