Cara Angela,
ieri la natura mostrava il suo volto più dolce. Tra le tante cose che mi passavano per la testa, una volevo fartela conoscere.
Penso che la bellezza e la sofferenza siano due strade che più accostino al divino.
La bellezza come incontro con Armonia, Equilibrio, Perfezione, Gioia di vivere.
La sofferenza ed il dolore come limite, mancanza, privazione, precarietà, fragilità, che spingono al bisogno di altro. Della pienezza, di ciò che non teme la corruzione e l’usura. Il divino appunto.
Sono andato su alcune montagne. Sulle cime più alte spesso c’è una croce.
Perché?
Forse perchè lì si avvertono l’immenso, il bello, il sublime, ma anche il limite, la pochezza dell’essere umano.
E senza che te ne accorgi senti crescere il sentimento dell’Assoluto che tutto possiede e governa.
Tutto andrebbe argomentato con più calma.
Ti abbraccio.
Cosma