PROFILO BOTANICO E FARMAGNOSTICO
Famiglia: Lauraceae
Genere e specie: Laurus nobilis L. […]
Nomi volgari: Lauro, lauriano, melauro, dafnia.
Nomi stranieri: Laurier-Tree, Baye-Tree (Ingl.);Laurier commun, Laurer sauce, Laurieri d’Apollon (Fr.); Laurel commun (Sp.); Lobeer-baum (Ted.); Yue Gui Shu (Cina);Gudatvak (India). […]
Habitat e distribuzione: Originario dell’Asia minore. Ha un’area di diffusione che comprende tutta l’Europa meridionale. Preferisce terreni soleggiati e ricchi. Macchie a laureto si trovano in Corisca, Istria, Grecia. In Italia lo troviamo spontaneo nelle zone in cui vive l’olivo e in particolare in Liguria, Maremma Toscana e Laziale, Campania e Sardegna.
Parti utilizzate: Le foglie e i frutti.
Quando si raccoglie: Le foglie sono più ricche di principi attivi in primavera, mentre i frutti in autunno, a completa maturazione.
Come si conserva: Foglie e frutti si essiccano all’ombra in luogo ben aerato e si conservano in vasi di vetro. Conservati troppo a lungo perdono progressivamente aroma e proprietà.
Coltivazione: L’alloro ama terreni ricchi, con buon drenaggio e soleggiati. Viene utilizzato come pianta ornamentale nei giardini e nei parchi, adatto per formare siepi e boschetti. Si riproduce per seme che va interrato a 3 cm di profondità a fine inverno; per talea di grossi rami defogliati (2-3 cm di diametro) in autunno e per propaggine dei rami inferiori nella tarda estate o all’inizio dell’autunno. Nemici dell’alloro sono il freddo eccessivo, le infestazioni di cocciniglie che danneggiano le foglie e gli afidi che con le loro punture, causano vegetazioni deformi. Oltre al laurus nobilis tipico esistono altre specie ornamentali quali il L.N. augustifolius a foglie molto strette, il L.N.aurea con foglie dorate e il L.N. ondulata , con margine particolarmente ondulato.
Portamento: E’ una pianta arborea sempreverde che può raggiungere i 10 mt di altezza. La corteccia è liscia e grigia tranne nei giovani rami dove si presenta verde.
Foglie: Sono intere, persistenti, coriacee, alterne, ellittico-lanceolate, glabre, aromatiche, con margine ondulato, di colore verde-lucente nella pagina superiore, verde opaco inferiormente e brevemente spicciolate.
Fiori: Sono piccoli, di colore giallo-verdastro, raggruppati in ombrelle all’ascella delle foglie e circondate da un involucro. I fiori maschili portano da 8 a 12 stami con antere deiscenti per opercoli a coperchietto; i fiori femminili un gineceo monocarpellare con ovario supero monoculare e stigma trilobo.
Frutti: Sono delle drupe ovoidali aromatiche, che a maturazione assumono un colore nero-bluastro lucente contenente un grosso seme con due cotiledoni ricchi di sostanze grasse.
Componenti principali: Le foglie contengono un O.E. che risulta generalmente costituito da :cineolo, a pinene, linaiolo, geraniolo, engenolo, fellandrene, metilengenolo, eucaliptolo, acido caprinico, valerianico, acetico, sostanze amare e tanniche. Le drupe maturate e disseccate contengono una forte presenza di oli grassi (25-30%), canfora, zuccheri, sostanze amare, gomme e l’1% di O.E. di composizione simile a quello delle foglie ma con preponderanza di cineolo, tracce di metileugenolo.
FITOESTRAZIONI
USO INTERNO
Infuso di foglie: 2-3 foglie in 100 ml di acqua bollente; tenere in infusione 10′; 2-3 volte al dì.
Decotto di foglie: 2-3 foglie in 100 ml di acqua fredda, fare bollire 3′ e lasciare macerare per 10′; 1-2 volte al dì.
Decotto di frutti: 5-8 gr di drupe per 1 lt di acqua; bollire 1′; lasciare macerare per 10′, 2-3 tazze al dì.
Polvere di frutti: mezzo cucchiaino in una cialda, prima dei 2 pasti principali.
Tintura: 20 gr di frutti in polvere, in 100 ml di alcool a 60° a macero per 15 giorni. Dose: ½ cucchiaino, fino a 3 volte al dì prima dei pasti.
Sciroppo: (da somministrare dopo i 4 anni di età): in ogni 100 ml di acqua, si sciolgono a fuoco moderato, 180 gr di zucchero integrale, ad ogni 100 ml di soluzione così ottenuta si aggiungono a freddo, 50 gr di tintura di frutti di alloro.
E’ preferibile che lo sciroppo così ottenuto venga diviso in piccoli contenitori di vetro da tenere nello scomparto verdure del frigo.
Liquore di frutti: versare in acqua bollente 1 kg di frutti maturi (neri) di alloro e mantenerli in infusione per 2 ore per sgrassarli; dopo si asciugano e si versano in un vaso contenente 1 lt di alcool a 95° e si lasciano macerare per 1 mese agitando ogni giorno. Alla scadenza vi si versa a freddo uno sciroppo preparato con 1 lt di acqua e 750 gr di zucchero integrale; si mescola per qualche minuto e si filtra.
Si tappa e si serve dopo una stagionatura di 3 mesi. E’ efficace nel raffreddore.
Liquore di foglie: mettere in un fiasco 50 foglie di alloro sbriciolate e 1 lt di alcool a 95° e lasciare macerare per 28 giorni agitando quotidianamente.
Trascorso questo periodo si versano in 1 lt e mezzo di acqua calda 750 gr di zucchero integrale e si mescola.
Quando lo sciroppo è a t. ambiente, si aggiunge l’alcool con le foglie e si lascia riposare una settimana.
Dopo di che si filtra, si tappa e si serve freddo, dopo una stagionatura di 2 mesi.
E’ un ottimo digestivo.
USO ESTERNO
Olio essenziale: è ricavato dalla distillazione in corrente di vapore delle foglie essiccate e dei rametti. Si può ricavare un O.E. anche dalla distillazione delle drupe.
Unguento laurino: frantumare una certa quantità di frutti secchi di A., versarli in un’adeguata quantità di acqua e bollire per 30′.
Si lascia raffreddare e si vedrà galleggiare dell’olio che si raccoglierà col contagocce e si mescolerà con un egual peso di strutto fresco fino ad ottenerne una pomata omogenea.
Il famoso Balsamo Fioravanti si ottiene aggiungendo all’unguento laurino poche gocce di O.E. di cajeput, ginepro e trementina e viene usato per frizionare soprattutto nella pratica veterinaria. (G. Negri).
Oleolito di foglie: sminuzzare finemente 100 gr di foglie secche di A. e macerare per 24 ore in 100 gr di alcool a 95°.
Versare il tutto in 1 litro di olio d’oliva e cuocere a bagno-maria a fuoco moderato per 6 ore.
Colare e conservare in una bottiglia di vetro scuro al freddo.
Oleolito di frutti: versare gr 200 di frutti di alloro frantumati in un contenitore di vetro scuro contenente 1 lt di olio d’olive; si consigliano 15 giorni di macerazione esponendo il vaso al sole o in mancanza vicino ad una moderata fonte di calore.
Decotto di foglie per bagno e pediluvio: mettere un pugno di foglie di alloro in una pentola di acqua fredda e fare bollire a fuoco lento per 20′.
Questo decotto va quindi versato o nell’acqua della vasca da bagno o nel catino per il pediluvio.
Si può utilizzare anche l’O.E. diluendone 20-25 gocce nell’acqua da bagno.
IMPIEGO TERAPEUTICO
E’ una pianta molto impiegata dalla tradizione popolare in un vasto campo di disturbi interni ed esterni ma soprattutto a carico dell’ apparato gastroenterico e respiratorio.
Gli estratti possiedono le seguenti principali attività: digestive, antispasmodiche,antisettiche, espettoranti, diuretiche, emmenagoghe, antireumatiche.
Medicina Ayurveda: ha un’azione calmante su Vata e Kapha, ma stimolante su Pitta e Agni.
Medicina Cinese: i meridiani destinatari sono polmone, cuore , loggia stomaco-milza.
USO INTERNO
Digestivo: la presenza nelle foglie di sostanze amare e di O.E. induce con meccanismo misto (chimico e nervoso riflesso) un aumento della secrezione salivare e gastrica e quindi un miglioramento delle capacità digestive e assimilative del soggetto.
Una tazza dell’infuso di foglie prima dei pasti principali per 2-3 settimane; si può ripetere ogni 2 mesi.
Ovviamente è basilare rivedere criteri alimentari, stile di vita e pensare positivamente.
Nell’influenza e nel raffreddore: la polvere dei frutti disseccati o anche il liquore dei frutti di lauro.
Nelle mestruazioni dolorose: 2 tazze al giorno di infuso foglie per una settimana prima e durante le mestruazioni.
Antispasmodico del tratto digerente: si può utilizzare da solo o come componente di questa efficace miscela: Melissa foglie gr 40 Basilico foglie gr 30 Alloro foglie gr 20 Timo foglie gr 20 Tre cucchiai di miscela in infusione in ½ litro di acqua. Bere una tazza prima e dopo i pasti.
Nella bronchite acuta: entra come importante componente in questa valida formula: Alloro frutti, poligala radice, issopo sommità, menta piperita foglie: di ognuno gr 30. infusione di 1 cucchiaio di miscela per tazza di acqua bollente. Bere tre tazze al dì.
Antisettico cavo oro faringeo: gargarismi decotto foglie, più volte al giorno.
Attività nel bacillo di Koch: P. Vittorio Baroni ipotizza, sulla scorta di personali esperienze, che gli O.E. di alloro eserciterebbero una buona azione solvente sulla protezione cerosa del bacillo di Koch, il quale, privato del rivestimento e indebolito diverrebbe una sorta di vaccino vivo attenuato.
Per tale scopo il Baroni suggerisce l’uso dell’oleolito dei frutti di alloro per via interna ed esterna: nella 1^ modalità si parte da un dosaggio di 1 goccia al giorno, aumentandone il n. ogni giorno di 1 goccia fino ad arrivare a un numero massimo di 15-30 al giorno; nella 2^ modalità l’oleolito, per ottenere un effetto potenziato viene utilizzato mediante massaggi lenti nei punti più colpiti.
Avvertenze e controindicazioni: l’O. E. causato con moderazione sia a causa dei possibili effetti narcotici attribuiti al metileugenolo e sia perché può provocare dermatiti allergiche da contatto in soggetti predisposti.
Non bisogna confondere le sue foglie e frutti con quelle del lauroceraso che sono tossiche.
Lo sciroppo non va usato in caso di lesioni interne (Baroni).
Le donne in gravidanza dovrebbero evitarne l’assunzione in quantità medicinali; anche se non è stata riscontrata la presenza di stimolatori uterini la pianta è stata usata per migliaia di anni con questo scopo (M. Castleman).
USO ESTERNO
Traumatologia sportiva e accidentale: L’oleolito dei frutti è efficace nelle ecchimosi, strappi, stiramenti muscolari, contusioni.
Reumatismo articolare: per un rapido sollievo, massaggiare con l’unguento laurico le parti affette dai dolori reumatici.
Bagno tonificante: per godere di un bagno profumato, deodorante e stimolante, versare il decotto di foglie nell’acqua calda della vasca da bagno, restare immersi almeno 15′, frizionare il corpo e infine fare una doccia tiepido-fredda e asciugarsi con un asciugamano ruvido.
Pediluvio: versare il decotto di foglie in un catino con acqua calda e immergervi i piedi per almeno 10 minuti. Va bene per piedi maleodoranti, stanchi e con sudorazione eccessiva.
Azione epitelifera: i fitoestratti stimolano la proliferazione dell’epitelio a seguito di lesioni e irritazioni della cute e si oppongono ai processi degenerativi a carico dell’epitelio di qualsiasi distretto (Lisetta Landoni). Infuso decotto delle foglie soprattutto in cataplasmi.
Antisettico respiratorio: per via inalatoria si utilizzano 10-15 gocce di O.E. in mezzo litro di acqua calda.
USO GASTRONOMICO
Le foglie di alloro aggiunte ai cibi hanno proprietà stimolanti la digestione, eupeptiche, carminative.
E’ utile per es. a fine cottura dei legumi, aggiungere un po’ di foglie di alloro.
Le drupe seccate si possono usare grattugiate come la noce moscata (Lientaghi): sono toniche, stimolanti e antisettiche, utili nelle dispepsie atoniche e nelle bronchiti.
I frutti di alloro sono usati come aromatizzanti nella composizione di alcune birre inglesi.
L’A. si usa anche come antiparassitario naturale contro gli insetti dai cereali e dai legumi; basta mettere qualche foglia nei contenitori di vetro.esercita inoltre un effetto repellente, per via del cineolo, sugli scrafaggi, a tal scopo spargere alcune foglie sbriciolate attorno agli armadietti della cucina.
BIBLIOGRAFIA
- G. Negri, Nuovo Erbari figurato, Ed Hoepli
- R. Colcos, Tornare alla natura, Club degli Editori
- AA.VV., Erbe secondo natura, Ceratti Editore
- Primieri, I liquori in casa, De Vecchi Editore
- U. Boni- G. Patri, Le Erbe Fabbri Editori
- J. Valnet, Fitoterapia, Ginex Editori
- M. Castelman, Le erbe curative Tecniche nuove
- P. Vittorio Baroni, Dodici piante per i mali del secolo, ed Cantagalli – Siena
- N. Valerio, L’alimentazione naturale, Mondatori editore
- M. Messeguè, Il mio erbario, Mondatori Editore
di Silvio Scarantino ~ Direttore Responsabile della Scuola Italiana di Scienze Naturopatiche
Fonte: http://www.scuolanaturopatia.it/pubblicazioni/alloro.htm
Foto RETE