Mi cantano le fate del mio monte

 

 Se ti strugge desio
di vive fonti e cercan gli occhi luce
di orizzonti lontani;
se un nostalgico amore
d’azzurre solitudini e d’oblio
ti fa straniero ed esule nel mondo,
a noi ritornerai:
non son fantasmi vani
le fate del tuo monte.
Quassù ritroverai
i magici reami       
ove cantano l’acque sui sentieri
e al transito dei venti
un tepido respiro
di bianche greggi sale dai torrenti.

 Tu  conosci il cammino
su pei declivi d’oro
quando di rosse fragole e di viole
odora il fresco bacio del mattino
e son le conche cerule nel verde
specchi iridati alla magia del sole.

 Tu porti ancor negli occhi lo stupore
e un dolce incantamento
di risvegli di bimbi nell’avvento
di notturne nevate
e favolose aurore
sul caro monte delle belle fate.

FELICE MASTROIANNI

FOTO: ORSOMARSO – Scorpari

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