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Vorrei potervi far sentire l’atmosfera di quel tempo: i pensieri, le ansie, le emozioni che occupavano le menti ed i cuori. Ma non è possibile: quel che è stato è stato. Adesso coltiviamo ricordi. E questa foto ne suscita tanti.
Sant’Anna per Orsomarso era LA FESTA.
Era attesa, sentita, vissuta. S’indossava il vestito nuovo o quello più presentabile, si faceva qualche acquisto, con i pochi risparmi accumulati, e la sera di solito si poteva vedere un film alla Chiazzetta proiettato su un telo bianco o ascoltare la banda di Roccanova, gustando qualche gelato. A pranzo ci si ritrovava con i parenti più stretti, perché era una festa da vivere con la famiglia allargata: fusilli, polpette e un po’ di carne di capra, con abbondanti libagioni di vino. Niente di particolare, ma nella miseria del tempo contadino era la sospensione dagli affanni e dalle ristrettezze.