Orsomarso e il suo dialetto – ABBACARI

 

Abbacàri, v. intr.

Nel senso di,

aver tempo, aver voglia, non aver che fare, stare ozioso.

Dal lat. vacare, usato da Cicerone in questo medesimo significato. [ … et cura vacare et negotio (leg. I 9).]

Ci t’abbachir’a tia…

Si sentiva spesso questa espressione nel tempo contadino ad Orsomarso. Come a dire:

non hai niente di meglio da fare?

Che faceva il paio con

A tenisi frisca a capu!

Oppure:

Goi nun ci m’abbaca ri ji fora, nu mi sentu bunu

(oggi non ho voglia di andare in campagna, non mi sento bene.)

Nel greco si ha αβακιζω, αβακεω, star quieto.

Una strofa di un canto popolare:

Nu giuvinotto cu ‘na faccia pulita

Va passijenno pi truvà ‘na zita.

.

“Ti ci abbaca ri passà ra qua!

Giseppina a tia nun ti vo.”

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