NEPITA

 

Questa foto è di Benito Nepita. Mi è arrivata tramite Emilio. Ringrazio tutti e due.

Vedete Angelo Nepita, nato nel 1896, soldato nella prima guerra mondiale.

Benedetto XV la definì “inutile strage”.

Don Milani nella lettera ai giudici dice:

“E così siamo giunti a quest’assurdo che l’uomo delle caverne se dava una randellata sapeva di far male e si pentiva. L’aviere dell’era atomica riempie il serbatoio dell’apparecchio che poco dopo disintegrerà 200.000 giapponesi e non si pente.

A dar retta ai teorici dell’obbedienza e a certi tribunali tedeschi, dell’assassinio di sei milioni di ebrei risponderà solo Hitler. Ma Hitler era irresponsabile perché pazzo. Dunque quel delitto non è mai avvenuto perché non ha autore.

C’è un solo modo per uscire da questo macabro gioco di parole.

Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto.

A questo patto l’umanità potrà dire di aver avuto in questo secolo un progresso morale parallelo e proporzionale al suo progresso tecnico”.

 

Oggi la guerra l’abbiamo dietro l’angolo. Conviene allertare le menti. La pace ha bisogno dei cuori e delle gambe di tutti.

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