VALLE DELL’ARGENTINO: si volta pagina

Valle dell’Argentino

Dopo anni la Valle dell’Argentino ha potuto passare le prime settimane di agosto senza subire i soliti oltraggi: niente auto o quod che ammorbavano l’aria, niente vociare stridulo attorno a tavolate straripanti, niente quintali di rifiuti, niente merda disseminata nei posti più impensati.

SI DEVONO RINGRAZIAMENTI A QUESTA AMMINISTRAZIONE

La VALLE DELL’ARGENTINO è un angolo dove si può venire a contatto con la bellezza; una risorsa per lo spirito e il corpo.

Gli orsomarsesi e, soprattutto, l’Amministrazione hanno il dovere di prendersene cura, di difendere la sua grazia, la quiete che rinfranca. Niente progetti cervellotici, niente stravolgimenti, niente mezzi meccanici oltre la Hjumara. Solo sentieri e strade pulite: manutenzione ordinaria e… severità nei controlli.

La bellezza richiede rispetto rigoroso, sollecitudine, cure amorevoli.

LA VALLE NON E’ PER TUTTI.

Soprattutto la Valle non è un palcoscenico costretto ad assistere impotente a sbracate comitive che le buttano addosso scarti di triste esistenze. La Valle non è per chi non ne sa cogliere la grazia, capire le sue voci, gustare i suoi profumi. La Valle è per chi la sa attraversare con discrezione, disporre l’animo alle sorprese, gustare le fatiche del cammino come viaggio nell’insolito, nell’incontaminato.

Ho avuto la fortuna di salire oltre i tremila sulle Alpi Marittime. Ebbene con la macchina si andava fino ad un certo punto; poi si caricavano gli zaini sulle spalle e si camminava, quasi sempre in silenzio, per gustare quello che ci circondava.

LA VALLE non ha bisogno di stramberie che solleticano il basso ventre. Con tutto quello che madre natura le ha dato, saprà richiamare sempre più persone disposte a viverla e farsene ammaliare.

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