Collocato su di una roccia che precipita a picco verso irti dirupi, ha un aspetto acerbo, primitivo, straordinariamente suggestivo. Il borgo, posto a 558 metri sul livello del mare, un tempo era popolato da 400 o più abitanti, mentre oggi resistono solo cinque persone; nell’aprile 1982 infatti, una catastrofe naturale ha determinato l’abbandono della frazione: una scossa di terremoto del 7° grado Mercalli minò definitivamente la sicurezza degli edifici.
Nel secolo XI fu sede di una Signoria Longobarda di breve durata; forse allo stesso periodo risalgono i resti di un probabile castello o di un avamposto.
Avena fu scelto da Santo Leoluca (o Leone-Luca da Corleone) alla fine delle sue peregrinazioni; pervenuto in Calabria intorno all’835, presi i voti e diventato frate, passò sette anni nel cenobio di monte Mula, nel comune di San Sosti e , dopo una breve permanenza nei monti di Mormanno, giunse ad Avena, precisamente in contrada Malvento ove fondò un monastero dedicato a San Basilio, che divenne nel tempo così fiorente da arrivare a contare più di 100 monaci.
https://www.facebook.com/115146010245466/posts/chiesa-santissima-trinit%C3%A0-di-avena-di-papasidero-monastero-di-san-leone-luca-da-/116476910112376/

Affresco Chiesa SS. Trinità
Il borgo di Avena del comune di Papasidero è di origine medioevale e la chiesa della SS. Trinità risale al XIV secolo, ma ad epoca anteriore al Concilio di Trento. A navata unica con modesto campanile sovrapposto alla facciata di prospetto, conserva al suo interno, in un’edicola sovrastante l’altare, un affresco di Renato Grisolia del 1519 raffigurante Dio Padre che sorregge il Figlio crocifissso. Ai lati sono sospesi gli arcangeli Gabriele e Michele.
Non è da escludere possa essere sorta sulla base dell’omonimo Convento di epoca basiliana, donato all’Abbazia di Santa Maria della Matina intorno al XIII secolo e ancora operoso nel secolo successivo.
Non è da escludere possa essere sorta sulla base dell’omonimo Convento di epoca basiliana, donato all’Abbazia di Santa Maria della Matina intorno al XIII secolo e ancora operoso nel secolo successivo.
https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/siusa/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=50957