Questa foto m’ha riportato al tempo contadino, quando per tutta la settimana dopo Pasqua si vedeva il prete andare in giro per il paese a benedire le case. Era una visita gradita e attesa. Le donne si davano da fare dal giorno prima per pulire e mettere in ordine. Si servivano delle cose migliori che le magre sostanze di allora consentivano.
Il prete era sempre accompagnato da un ragazzo che portava il secchiello dell’acqua santa e un paniere dove venivano conservate le uova che le donne offrivano. Chi dava qualche moneta di metallo la metteva nel secchiello dell’acqua santa.
Mi raccontava Michele Befezzi che ancora nei primi anni Cinquanta la Messa della Gloria si celebrava la mattina del sabato santo. Finita la messa i due preti, don Ciccio Donadio per la parrocchia di S.G. Battista e don Cosma Salerno per la chiesa del SS. Salvatore, cominciavano la benedizione delle case che si concludeva nella stessa giornata. Si scambiavano un gesto di cortesia: don Ciccio cominciava dalla casa di don Cosma a Santa Cruce e don Cosma cominciava dalla casa di don Ciccio alla Turretta. Siccome alla Viaravita c’era meno gente, don Cosma, giovane e ai primi anni di sacerdozio, finiva prima le sue visite. Allora andava a dare una mano a don Ciccio che era anziano e aveva più case da benedire.