Nella Roma antica agosto si diceva Sextilis, sesto mese. Poi, nell’anno 8 a.C. fu ribattezzato Augustus in onore del primo imperatore romano con un decreto del senato: «Considerato che l’imperatore Cesare Augusto nel mese di Sestile assunse per la prima volta il consolato, entrò per tre volte a Roma in trionfo, condusse sul Gianicolo le legioni che avevano seguito fedelmente la sua causa; considerato inoltre che in questo mese l’Egitto fu ridotto in potere del popolo romano e nello stesso mese ebbero fine le guerre civili; considerato che per tutti questi motivi questo mese è ed è stato estremamente fortunato per l’Impero; il senato decreta che esso sia chiamato Augustus”.
Dieci anni prima, nel 18, Augusto aveva istituito alle Calende di Sestile le feriae Augusti da cui è nato il termine Ferragosto, che oggi tuttavia non indica più la festa al primo del mese, ma al 15, il giorno dedicato nel calendario cattolico all’Assunta, e che, per traslato, allude al periodo in cui la maggior parte degli italiani trascorre le vacanze.
I contadini si augurano che in agosto ogni tanto piova poiché, dice un proverbio, «Quando piove d’agosto, piove miele e piove mosto». In una giusta misura l’acqua d’agosto è ritenuta benefica perché rinfresca l’aria e irriga la campagna permettendo ai prati di non restare bruciati dal sole. A loro volta le api possono produrre ancora miele e la vite può maturare bene. Infatti sia l’eccessiva siccità sia la troppa pioggia nuocciono all’uva: la prima rende il vino troppo asprigno, la seconda troppo leggero.
Intorno alla metà del mese dovrebbero giungere i temporali che allontanano la canicola, sicché si dice: «La Madonna d’agosto [cioè l’Assunzione che cade il 15] rinfresca il bosco». Secondo un altro proverbio «La prim’acqua d’agosto cadon le mosche e quella che rimane morde come un cane». Infatti le mosche più fastidiose sono proprio quelle di fine estate.
Ormai le giornate si sono accorciate e se non ci fosse l’ora legale sarebbe già buio verso le sette e mezzo. Qualche eccessivo pessimista coniò nel passato il proverbio «Primo d’agosto, capo d’inverno», [Ad Orsomarso Agustu, capu ri virnu] che forse è valido in alta montagna quando si scatenano i temporali agostani, ma non certo nel resto d’Italia. E la stessa osservazione vale per un altro proverbio, «La prima acqua d’agosto, pover’uomo, non ti conosco» con la variante romagnola, «La prema aqua d’agosti, puret, tla cnos» ossia la prima acqua d’agosto, poveretto, tu la conosci, nel senso che i più cagionevoli di salute risentono immediatamente dell’irrigidimento del clima. A questa serie di proverbi «protoinvernali» appartiene anche il seguente che riguarda il 28 agosto: «Per Sant’Agostino, preparati, che il freddo è vicino».
Al 31 invece è possibile prevedere l’andamento dell’inverno perché «L’ultimo tramonto del sole d’agosto tutto l’inverno mette a posto»: se la giornata è serena, il tempo invernale sarà mite e prevalentemente soleggiato; ma, come dicono i romagnoli, «Se l’utme de d’agòst e’ va giù \, avrion l’invarneda cativa», se il sole va giù nel sacco, dietro le nubi, avremo una invernata burrascosa e fredda.
Da LUNARIO, DI Alfredo Cattabiani – Mondadori
Ad Orsomarso nel tempo contadino circolavano questi proverbi:
Quannu chiova ‘nt’agustu ugghiu, mele e mustu
Agustu capu ri virnu
Quannu veniri agustu nun c’è chiù timpu iustu
Agustu, ghinchji a cascia, ca virnu vena pristu.
Cu rorma ‘nt’agustu, rorma di gustu
Quiddo chi nun cociri ‘nt’agustu sittimbru u lassa tustu
Li jurni r’agustu su jurni r’amuri, viato a cu li passa senza duluri
ALTRI DETTI
Quannu a capu ri sutta pigghia biziji, a capu ri supra perda giudiziu.
Cu nun ascuta a mamma cu patri, ascuta u riavulu ‘ncarnato.
A hjumu citto nun ti mittiri a piscari.
Cu ti vo beni a casa ti vena
U troppu grasso n’è jiutu ‘ncanna
Quannu trovisi u monacu a casa ti cummena ra pigghià a risa
COSACUSEDDE
Fora malizia!
Sutta a ‘na cammisa
C’è ‘na cosa tisa tisa
(Granoturco)
Agghiu jutu a l’urtu,
agghiu truvatu n’ummunu murtu,
n’agghiu abbasciatu i cavizuni
e n’agghiu vistu u pistigghiunu
(Granoturco)
Nun sugu Cristu, nun sugu Dio,
sungu ri spini ‘ncurunatu,
ma quannu vena lu timpu mio,
sungu Cristu e sungu Dio.
(A spiga ru grano)
CREDENZE POPOLARI
Nei mesi di maggio, agosto e settembre non ci si sposa
Bagnandosi dietro le orecchie con il vino versato si ha un’azione protettiva contro le mosche
Trovare una moneta porta fortuna: conservatela.
Se con la scopa toccate i piedi di una nubile, questa non si sposerà.
Se una nubile passa sotto una scala aperta o appoggiata al muro non si sposerà.
Foto RETE
One Reply to “Proverbi di AGOSTO”
Ottimo, con le spiegazioni che traducono e fanno capire