Rusiddo – LACTARIUS DELICIOSUS

LACTARIUS DELICIOSUS (L. ex Fr.) S. F. Gray

Da «deliciosus » (lat.) — delizioso. Per la sua buona commestibilità

NOMI VOLGARI: Agarico delizioso • Lapacendro buono • Fong del pin •

Fong del sangue – Pinarol – Sanguignol

Cappello: 4,5-12 cm, più o meno carnoso, convesso, spesso depresso al centro e qualche volta con un piccolo umbone; di colore rosso-arancio, arancio-fulvo, arancio sporco, sovente macchiato di verde ma non molto né costantemente; superficie qualche volta zonata da cerchi concentrici, umida piuttosto che viscosa, con macchie più colorate nella forma tipica e qualche fossetta; margine involuto che poi può distendersi.

Lamelle: fitte, sottili, ineguali, strette, decorrenti; di un bel colore arancio con riflessi rosso-aranciati, che possono diventare leggermente verdi alla rottura.

Gambo: 3,5-7 x 1-2 cm, cilindrico e un po’ attenuato in basso, precocemente cavo; arancio chiaro, salmone, spesso con qualche macchia, finemente pruinoso, con qualche fossetta più colorata.

Carne: pallida internamente ma colorata di rosso-carota sotto la superficie che all’aria diventa, molto lentamente, verdastra; più o meno spessa, soda. Odore di frutta, acido. Sapore piuttosto acre. Lattice rossoarancio vivo, rosso-carota; dolce.

Spore: crema in massa, arrotondate o un po’ ellittiche, crestate-reticolate, cuticola filamentosa, 7,5-9,5 x 6,2-7 micron.

Habitat: nei boschi di pino specialmente vicino ai cespugli di ginepro. Fine estate-autunno.

Commestibilità: buono.

OSSERVAZIONI

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È il prototipo del gruppo dei Lactarius con lattice color carota. È bene chiarire che il gruppo comprende più specie diverse che vengono accettate come specie unica del deliciosus. Le diverse specie sono molto ben differenziate, specialmente per il loro valore commestibile. Il migliore è il sanguifluus, poi il deliciosus, poi il semisanguifluus, il salmoneus Heim e Leci, o salmonicor e il deterrimus; in ordine di bontà il deterrimus è il più amaro e anche il più acre. Semisanguifluus, deterrimus o picei si tingono fortemente di verdastro all’aria e per il tempo freddo autunnale.

BRUNO CETTO

da “Funghi dal vero v.1” – Saturnia

FOTO: Rete

Prima di mangiarlo consultare un esperto

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