Dove la valle più si nega al cielo
e s’infittisce l’ombra siam tornati.
Lungo il sentiero, come l’altro anno,
pendulo il capelvenere tra il muschio
ti estasia, e il ciclamino oltre t’invita,
e una farfalla ad altro fior ti chiama;
sempre la stessa e sempre altra l’acqua
tra i sassi canta spumeggiante e chiara:
sembra non abbia qui dimora il tempo.
Le stimmate del tempo, anche nel cuore,
noi le portiamo tutte, alcune vive:
più grave è diventato il nostro passo,
amate voci più non ci sorridono…
Un fremito percorre l’alte fronde.
COSMA PANTALENA
Da “L’eternità breve” – LuoghInteriori
Un libro da leggere e rileggere e rileggere …
Foto – Argentino