Orsomarso e il suo dialetto – HJETTA, ‘NHJETTARI, TUPPO

Questa mamma, che si estasia del suo bambino, ha l’acconciatura cu tuppo

 

Hjetta, sostantivo femminile. Treccia di capelli; dal gr. χαιτη, chioma, criniera. Da qui il verbo ‘nghiettari che vale intrecciare.

L’acconciatura femminile più diffusa nel tempo contadino: trecce raccolte nel tuppo sulla nuca.

Tuppo

Quando una donna si rifaceva l’acconciatura, prima si pettinava attentamente cu pittinu fino, per allontanare ospiti indesiderati. Il lavaggio dei capelli avveniva di rado, perché spesso le case mancavano dell’essenziale. Divideva, quindi, i capelli per formare la treccia  di dx e quella di sx, aiutandosi con una fettuccia. Le trecce, una volta finite, si raccoglievano sulla nuca a formare u tuppo. Per tenerle ferme ci si serviva di una pittinissa ed alcuni ferretti.

Personalmente la trovavo molto elegante.

‘Nzerte ri migghjo

Le trecce di peperoni e di migghio erano invece ‘nzerte

Ma hjetta era anche quella di fichi

Hjette e piatuli

Le hjette di fico processotti tostati al forno rimandano a ricordi dolcissimi dell’infanzia. A casa avevamo una piccola cascia pi fichi sicchi, divisa in due “comparti”. Da un lato c’erano piatuli, hjette, crucette; dall’altro i fichi non tostati. Questi si coprivano di una patina bianca, zuccherosa, che li rendeva dolcissimi quando si mangiavano col pane.

“Delizie“ del tempo della miseria.

Ti potrebbero interessare:

One Reply to “Orsomarso e il suo dialetto – HJETTA, ‘NHJETTARI, TUPPO”

  1. Valentina Bottone ha detto:

    mio padre faceva le crocette fico secco tagliato a metà con la noce nel mezzo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Close