Psicologia della scrittura: i punti sulle “i”

 

I punti sulle « i » sono espressioni grafiche minime che se vengono trascurate creano oscurità nella scrittura. Tuttavia si attribuisce poca attenzione al modo di tracciarli e alla loro localizzazione, e proprio per questo motivo essi rivelano alcuni tratti del carattere in modo spontaneo e inconscio.

Di fronte al punto sulla « i » le reazioni sono diverse: chi è ansioso di chiarire le cose vuole che il punto si veda bene, chi è frettoloso tende a trascurarlo perché non ha tempo da perdere, chi è pigro magari lo tralascia in quanto non ha energie da spendere.

  • In tutti i casi che esamineremo si può stabilire il valore della frequenza, la quale corrisponde anche all’intensità, contando i diversi tipi di punti e facendo la proporzione rispetto al totale.

I punti sulle « i » alti e i punti sulle « i » bassi.

La posizione giusta del puntino della « i » è a una distanza corrispondente all’altezza media delle lettere: al di sopra di tale distanza abbiamo i punti sulle « i » alti, al di sotto i punti sulle « i » bassi (fig. 111).

  • I punti sulle « i » alti indicano che chi scrive attribuisce un valore ideale a particolari di importanza minima, esaltando nella propria mente situazioni o cose non molto significative.

Questa tendenza diventa tanto più marcata quanto più alti sono i punti.

  • I punti sulle « i » bassi rivelano sia la tendenza a cavillare nel caso di contrasti economici e finanziari sia l’eccessiva considerazione degli interessi economici e materiali.

I punti sulle « i » centrati, i punti sulle « i » avanzati, i punti sulle « i » omessi.

Collocare con precisione il puntino proprio sulla direttrice dell’asse della lettera vuoi dire avere un’esigenza esasperata di precisione, spostarlo verso destra è indizio di fretta, ometterlo significa una certa trascuratezza.

  • I punti sulle «i» centrati (fig. 112) rivelano cavillosità, meticolosità e lentezza nelle deliberazioni, influssi conformistici nelle decisioni, acutizzazione morbosa del senso di responsabilità, scrupolo e pignoleria amministrativa.
  • I punti sulle «i» avanzati (fig. 112) rivelano fretta e lieve accentuazione della prontezza nelle decisioni; dinamicità, ma anche sbrigatività.

  • I punti sulle « i » omessi o mancanti (fig. 113) sono segno sia di trascuratezza e incuria dei particolari sia di scarsa precisione nelle decisioni.

I punti sulle « i » ad accento, i punti sulle « i » a cerchio, i punti sulle « i » legati.

Chi è ansioso sente l’impulso ad accentuare il punto sulla « i » per timore che non venga notato oppure, se l’ansia è eccessiva e morbosa, lo rende addirittura vistoso; chi è pratico lo colloca senza staccare la penna dal foglio. Nel primo caso abbiamo i punti sulle « i » ad accento (fig. 114), nel secondo i punti sulle «i» a cerchio (fig. 114), nel terzo i punti sulle « i» legati (fig. 115).

  • I punti sulle « i » ad accento indicano ansietà nel collocamento delle cose, comportano attenzione intensa e veloce.
  • I punti sulle « i » a cerchio rivelano ansietà morbosa di chiarezza, a danno sia dell’attenzione sia delle facoltà deliberative e decisionali per l’eccessiva importanza attribuita a particolari del tutto secondari; pignoleria morbosa generale e interferenze irrealistiche nell’azione.
  • Possiamo attribuire le tendenze di questi due segni anche a chi sostituisce il punto finale delle frasi con una linea o con un cerchietto.
  • I punti sulle « i » legati sono manifestazione di logica e sintesi ingegnosa e di notevole accentuazione della praticità

 

SANTE A. BIDOLI

Da “La psicologia della scrittura” – Longanesi

Foto: RETE

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