Le regole sulla piantagione al momento giusto, con poche eccezioni, valgono anche per la viticoltura. Riportiamo ancora una volta, per rinfrescare la memoria, le regole più importanti.
- Piantagione di vitigni: in luna crescente o luna discendente (Gemelli/ Sagittario) nei giorni del frutto (Ariete, Leone o Sagittario).
- Potatura della vite: in luna calante, nei giorni del frutto. Eccezione: giovani viti potate per tre anni in luna crescente affinché non sopravvenga un ristagno del succo (potrebbe formarsi il «succo nero»).
- Annaffiare: mai nei giorni del frutto (Gemelli, Bilancia, Acquario) per evitare infestazioni di parassiti! Alcune delle migliori uve del mondo crescono in regioni dove piove raramente e manca quasi l’innaffia tura artificiale.
- Lotta ai parassiti e alle malerbe: sempre in luna calante. Malerbe in Capricorno, parassiti della terra nei giorni della radice (Toro, Vergine Capricorno), parassiti di superficie in Cancro, ma anche Gemelli e Sagittario.
– Potatura per cura: assolutamente in luna calante, appena prima della luna nuova o proprio al novilunio.
Anche nella viticoltura la miglior prevenzione contro l’infestazione di massa di parassiti è il rispetto del giusto momento nella piantaggine e nella semina.
– Concimare: sempre in luna calante, meglio nei giorni del frutto (Ariete, Sagittario). Non adatto il Leone perché il terreno poi seccherebbe troppo.
– Vendemmia: luna ascendente (Sagittario/Gemelli). Eccezione: i giorni dei Pesci, adatti al consumo immediato.
- Pigiare: in luna crescente, perché la fermentazione fa seguito più rapidamente.
- Imbottigliare: in luna calante, il vino si mantiene meglio!
Anche la viticoltura è possibile senza uso di prodotti tossici e concimi chimici, con lo stesso raccolto e una migliore qualità di uva e vino.
Il cambiamento costa pazienza, ma conviene. Ci si potrebbe porre il seguente quesito: quanto verrebbe a costare un chilo di uva o un litro di vino se i costi per disinquinare l’ambiente dei pesticidi e dai concimi chimici incidesse sul prezzo?
J. PAUNGGER – T. POPPE
Da “Servirsi della Luna” – Tea
Foto: Rete